Odore e sapore
Penso sempre a un bel cazzone davanti a me, io in ginocchio, le palle sode e tonde, le immagino invitanti, attirano la mia attenzione. Non smetto mai di vedermi in questo modo. Sono soggiogata dal continuo sentore nelle narici di un cazzo scappellato, il suo odore, deciso e animalesco mi fa bagnare in modo irrazionale e violento, mi afferra in una morsa camminando, aspettando, a lavoro, a casa, nelle attività più innocenti e mi trasforma in una schiava, quando sono a fare la spesa e in fila al supermercato, per strada o in macchina, perfino mentre scrivo, in questo momento, penso al suo odore, penso di assaporarlo, gustarlo, leccarlo, adorarlo…succhiarlo.
Al servizio del cazzo
Ho così tanta voglia di essere sottomessa, tanto che mi sono decisa a cercare un uomo prestante e capace di dominarmi davvero, lo preferirei con un gran pisellone e una personalità prorompente. Posso affermare d’essere, Nella vita, una donna forte e moderna, tuttavia a letto il mio lato più oscuro esce fuori con impeti incontrollabili, ho bisogno di lasciarmi andare totalmente e cadere preda di un maschio dominante. Astenersi perditempo e romantici, se non sei un vero maschio non cercarmi, bramo solo un cazzone arrogante e severo.
Desiderio perverso
Amo i cazzi grossi e sono una brava pompinara, se hai voglia di una donna ubbidiente e docile scrivimi, io non aspetto altro che succhiartelo tutto con infinita devozione, sarò la tua puttana preferita.
Ardore e dolore
Mi piace se fa molto male, lo prenderò se vorrai, anche nel culo, sei tu che decidi cosa fare di me, io non ho voce in capitolo, tutto puoi fare meno che rispettarmi, trattami come una troia e mi farai bagnare, trattami come una schiava e mi farei godere, sarò completamente dipendente. Sarò a disposizione della tua verga e mi inginocchierò senza indugio al cospetto della tua erezione. Devi farmi male, quando mi prendi per la testa e me lo spingi forte in gola voglio soffocare, versare lacrime ed essere picchiata, schiaffeggiata sia con le mani che con la tua deliziosa cappella, niente mi rende più devota di una legnata sul viso. Me lo farai succhiare anche quando la mia bocca sarà dolente e non potrò dire di no, sei tu il padrone.
Non avere pietà
Mettilo sempre tutto quanto dentro, con forze, cattiveria e potenza, ho bisogno di essere sfondata, umiliata e usata.
Sono un oggetto
Quando avrai finito, ricoprimi di sborra e fammi sentire come l’oggetto più lurido, voglio essere il tuo giochino preferito e non disubbidire mai, sarò la tua preda innocente, sarò in tuo potere e in balia di ogni tuo capriccio, avrai la possibilità di scoparmi e lasciami lì, svuotati le palle e abbandonarmi come una cagna.
Non aspetto altro che te, il tuo cazzo duro, e la tua voglia di castigarmi.
Puniscimi mio padrone, sono tua.
La tua schiava.