Brutte notizie per chi non perde la minima occasione di semplificarsi la vita: non tutti possono fare i master BDSM. Le donne che desiderano relazioni di questo tipo, devono fare una distinzione tra dominatori veri e fasulli.
Avere la prontezza di spirito per identificare e allontanare gli affabulatori è, quindi, un problema reale, comune denominatore di ogni ricerca. Ma agire per tempo serve a risparmiarsi delusioni ed evitare di mettere a repentaglio la propria salute psico-fisica.
Come fare? In verità, non occorre un’intelligenza fuori dagli schemi. Un pizzico di attenzione in più e i consigli che seguono, validi sia nel mondo reale che in quello virtuale, potranno essere di aiuto. Le fasi di ricerca e di rodaggio della relazione diventeranno, in tal modo, facilmente gestibili.
Niente complimenti, adulazione o smancerie
Comandare in maniera distaccata: il padrone fa questo, senza alcuna esitazione. Moine e tentativi velati di persuasione non fanno parte del suo modus operandi.
Per evitare complicazioni, è bene travalicare i propri limiti soltanto a ragion veduta. Mai fidarsi di chi instilla il dubbio che le preferenze possano cambiare passando all’azione: una forzatura del genere può provocare danni irreparabili.
Un vero dominatore non ha fretta
Per cogliere la vera essenza della persona con la quale condividere l’esperienza sadomaso e capire le sue reali intenzioni, ci vuole un po’ di tempo.
Comunicazioni costanti e frequentazioni a cadenza regolare, se non assidue, servono per instaurare un rapporto improntato sulla complicità e sulla fiducia.
Un uomo di questo tipo, infatti, punta alla qualità delle relazioni. Se la persona con la quale avete a che fare tradisce una certa ansia di concludere e consumare il primo incontro, con ogni probabilità si tratta di una persona che sta improvvisando.
Regole concordate in anticipo
In tale contesto, ogni accenno di ambiguità è fuori luogo e rischia di danneggiare i rapporti. Tanto per fare un esempio, impartire ordini è prerogativa del soggetto dominante, ma secondo una precisa linea di condotta.
Questa viene definita prima di qualsiasi approccio fisico fin nel minimo dettaglio. È un passaggio indispensabile, per chiarire quali siano i confini del consentito.
Tra le regole, riveste un’importanza rilevante la scelta della safeword. Si tratta di una parola d’ordine che stabilisce quando sia il momento di interrompere, immediatamente e senza alcun indugio, il gioco di potere in corso.
Dolori oltre i confini della sopportazione fisica o l’eventualità di un malore improvviso sono alcuni dei motivi per cui è fondamentale prendere accordi in anticipo e utilizzarla, quando sia necessario.
Naturalmente, i limiti alle concessioni reciproche possono ampliarsi. Tutto ciò, comunque, non avviene senza un esplicito consenso dei partner. In nessun caso, il master impiegherà mezzi subdoli per spingere l’altro a fare qualcosa che non vuole.
Attitudine a guidare la donna verso il godimento
Occorre chiarire un ultimo punto: il padrone non pensa esclusivamente al proprio piacere. Mette da parte l’egoismo e si concentra sul fornire i modi e gli strumenti per procurarlo alla slave.
Analogamente a qualsiasi relazione sana, infatti, la finalità è l’esaudimento dei desideri di entrambi. Il master farà di tutto per realizzarli, tenendo conto di ogni richiesta.
Egli soffermerà la propria attenzione sulle esigenze della partner, permettendole di liberare ed esprimere le proprie emozioni. In tale ottica, prendersi cura della schiava fa parte di questo gioco affascinante.